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Visualizzazione dei post da luglio, 2015
Caregiving e danza giraffa
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..........Ricordare che il caregiver familiare è marito, moglie, figlio, sorella o fratello , facilita la comprensione del fatto che non ci si dia magari il permesso di dichiarare a voce alta la propria stanchezza, la necessità di spazi di solitudine, il bisogno di leggerezza e divertimento, la tristezza per progetti non realizzati, la frustrazione per scelte vissute talvolta come forzate e rinunce ripetute. Lo si fa magari in momenti di ansia e rabbia, oppure dentro di sé, lasciando poi spazio a sensi di colpa silenziosi, seppur potenti e laceranti. La danza giraffa comincia proprio dall'accoglimento non colpevole dei propri sentimenti e dei propri bisogni...... Valeria
DIRE NO DANZANDO
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La CNV mi ha aiutato a riconsiderare il mio atteggiamento rispetto ai NO talvolta detti con fatica. Mi sono domandata quali sono stati in quei momenti le mie personali barriere: richieste improvvise e poco tempo a disposizione per verificare i miei bisogni; timore di innescare un conflitto; indecisione tra le ragioni di un SI e le ragioni di un NO; attribuzione di maggior peso e importanza dei bisogni altrui; Danzare giraffa vuol dire anche dire NO rispettando gli altri. Soprattutto, danzare giraffa significa, in questo caso, rispettare gli altri partendo dal rispetto di noi stessi perchè sappiamo bene quanto i SI detti in modo forzato e poco ponderato ci lascino poi frustrati e disturbati , con un vago senso di perdita di autonomia e potere personale. Possiamo dunque apprendere un modo di dire NO espressione del prendersi cura di noi stessi e della relazione con l'altro? Direi di sì. Intanto riformuliamo la richiesta che ci viene fatta traducendola nel