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Visualizzazione dei post da aprile, 2015

Apprendere sulla pista di danza della CNV

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La mia pista di danza PISTE DI DANZA PER APPRENDERE  Con Emmanuelle Vidick , formatrice  certificata in CNV,  ho sperimentato un approccio didattico  esperienziale "corporale e visuale"  creato da Bridget Belgrave e Gina Lawrie : la pista di danza . Emmanuelle Vidick La pista è uno spazio d'apprendimento, un setting fisico e vivo di sperimentazione . Costruito sul pavimento, consente di  sperimentare, passo dopo passo, ogni singola fase del processo CNV. Stare  fisicamente sopra una carta , ri-vivendo una situazione reale, e decidere quando spostarsi da una carta all'altra, facilita senza dubbio l' approfondimento e l' integrazione nella propria vita , delle singole fasi del processo stesso. Fondamentale la facilitazione di Emmanuelle, esperta danzatrice e profonda conoscitrice del linguaggio giraffa. Penso che questo metodo valga per la CNV ma anche per l'apprendimento di altri processi comunicativi che prevedono il passaggio da una

"CHIEDIMI SCUSA!"

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Il  "pretendere le scuse"  fa parte di un linguaggio  di alienazione dalla vita? Penso di sì. Se vi è capitato di avere qualcuno di fronte a voi pronto a "punirvi" nel caso di mancate scuse avete forse avuto a che fare con la tristezza di un linguaggio quasi brutale. Chi pretende delle scuse non si sta domandando certo qual'è il punto d'incontro tra i vostri reciproci bisogni; in realtà ha già stabilito chi deve essere messo in punizione e chi no. Proviamo ad attutire il peso avvertito.  Traduciamo prima di tutto dentro di noi le  emozioni nel linguaggio dei nostri bisogni per provare qualcosa di diverso dal senso di colpa.  Troveremo prima o poi il modo di dire a noi stessi prima e a chi pretende le nostre scuse poi,  che ci siamo comportati in modo diverso dalle attese perchè avevamo un diverso bisogno; e che siamo dispiaciuti di non aver usato un linguaggio "giraffa" provocando le stesse emozioni negative che abbiamo prov

DOMANDE UN PO' SCIACALLE....

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Marshall Rosenberg , nel suo libro "Il linguaggio giraffa" , racconta d'aver chiesto in 18 paesi qual'è la domanda più difficile da recepire con le orecchie giraffa. Le domande che iniziano con "perchè" sembrano essere all'inizio della lista, in particolar modo quando il contesto relazionale è di tipo conflittuale. Dietro a un perchè , continua MR, normalmente ci sono tanti sentimenti , a volte delle ferite....e se i sentimenti non sono espressi e non vengono collegati esplicitamente  ai bisogni insoddisfatti , è molto facile essere percepiti come aggressivi , indagatori e punitivi. Chi  ascolta una domanda che inizia con un perchè, potrà iniziare ad immaginare le possibili reazioni o punizioni a fronte di una risposta non gradita....come stupirsi di fronte a chiusure e silenzi? Anzichè chiedere "perche'" , proviamo a dire onestamente come ci sentiamo a fronte di un comportamento che non stiamo capendo. Da lì può iniziare la danza gi

VENDETTA? MEGLIO CNV!

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La vendetta conclude  o apre i problemi? Per la  CNV l'atto vendicativo , tenue o feroce che sia,  proviene  dalla nostra parte sciacalla . Rispondere ad un torto , reale o immaginario, con una vendetta  significa nutrire il nostro piccolo sciacallo interiore insoddisfatto ; mettiamo orecchie da giraffa , ascoltiamo i nostri bisogni e camminiamo verso stati emotivi positivi. Nostri e dell'altro. Qui di seguito un'interessante lettura sui danni della vendetta "I danni ( della vendetta) per sé possono riguardare la sofferenza che la persona continua, spesso involontariamente, ad alimentare nel perseguire lo scopo della vendetta.  Per poter mettere in atto l’atto vendicativo infatti si è costretti a mantenere vivida nella mente l’esperienza del danno subito; quel passato viene ricordato e vissuto con rancore e rabbia. La persistenza e la pervasività di questo spiacevole stato emotivo da un lato contribuisce ad orientarsi al desiderato atto vendicati

CONFLITTI CONFLITTI....INELUTTABILI....MA NON SEMPRE...

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Oggi , osservando a distanza una situazione conflittuale ( due sciacalli molto bisognosi di considerazione…)   ,   ho fatto appello alla mia giraffa interna e le ho chiesto di aiutarmi a immaginare come quella stessa situazione avrebbe potuto evolversi alla luce della CNV In CNV, per cominciare,   si parla di gestione di conflitti piuttosto che di risoluzione dei conflitti o di ascoltare piuttosto che trovare soluzioni. Cercare spasmodicamente soluzioni possibili prima di aver chiari i   bisogni insoddisfatti   la possibilità di trovare soluzioni che entrambe le parti possano accettare con soddisfazione diminuisce; talvolta solo il fatto di essere ascoltati, e quindi confermati,   è parte della soluzione Ciò che la CNV suggerisce per qualsiasi gestione dei conflitti è: partire da osservazioni e non da interpretazioni esprimere i nostri bisogni ascoltare i bisogni dell'altro anche se formulati con rabbia , risentimento,   accuse riformulare   i bisogni pe

TEMPISMO EMPATICO

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Appunto..... Quindi oggi pomeriggio quando ho cercato di affrontare un argomento che mi stava a cuore anche se la persona con cui parlavo non lo desiderava e per questo mi sono sentita inopportuna quali bisogni avevo ? Comprensione e  connessione ....ascolto e considerazione... Ma ho pensato anche ai bisogni dell'altro... Bisogno di tempo , di comprensione e considerazione. Quindi ho scelto per il rinvio Voilà.. Troverò un momento in cui entrambi possiamo trarre beneficio da una chiacchierata Non ho affrontato subito ciò che mi stava a cuore ma mi sento meglio. Empatia ed autoempatia...e benessere. Valeria